31.10.10

Madre Teresa di Calcutta

Vi sono molte persone al mondo 
che muoiono di fame, 
ma un numero ancora maggiore 
muore per mancanza d’amore.
Ognuno ha bisogno di amore. 
Ognuno deve sapere 
di essere desiderato, di essere amato, 
e di essere importante per Dio.
Vi e’ fame d’amore, 
e vi e’ fame di Dio.

SULL'AMICIZIA.

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
GIBRAN

23.10.10

22.10.10

AMARE

Le persone che sanno amare sono quelle che rendono bello il mondo.Non sono gli scienzati o gli economisti o i politici le persone che contano di piu':le persone più importanti della terra sono le persone profondamante buone.Perchè sono loro che sanno dare alla gente quello di cui la gente ha bisogno: la bontà.
Abbiamo bisogno di gente che insegni ad amare.Non ci vogliono lauree per insegnare ad amare, basta amare.Anche l'analfabeta può essere maestro e può insegnare.Se abbiamo gente che sa amare, abbiamo maestri di bontà che incrementano sulla terra l'amore, Persone che rendono sensibile e visibile la presenza di Dio tra gli uomini.

amare
amare è calarsi nei problemi degli altri, è sacrificare il proprio tempo; è aiutare le persone fino in fondo come sa fare Dio per ciascuno di noi.
Amare è comprendere.
Amare è perdonare.
Amare è cambiare il male con il bene.
Amare è dare affetto, attenzione, a chi non ce l'ha.
Amare è fermarsi accanto ad ogni pena senza passare oltre.
Amare è trovare il tempo per uno che soffre, mentre manca il tempo per te e per le tue cose.
Amare è rendere presente Dio in mezzo alla gente.

Quando tu ami, anche se non ti accorgi, il volto di Cristo si illumina in te,la luce di Cristo brilla nei tuoi occhi, il sorriso di Cristo passa sulle tue labbra.
Signore, moltiplica sulla terra le persone capaci di amare, perche' gli uomini hanno troppo bisogno di Te.

(non so di chi sia, però e' stata letta da me nell'ultimo incontro OFS e ve ne faccio dono)









14.10.10

TRIATLÓN- PADRE E HIJO

Madre Teresa di Calcutta

Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.


13.10.10

Poverini 'sti atei: non sanno stare senza i loro idoli. Cristo ci ha mostrato come si può perdere Dio, per amore di Dio!!

L’ateo Chiaberge: «gli insulti dell’UAAR dimostrano la vittoria della religione»

L’ateo de Il Fatto Quotidiano, Riccardo Chiaberge, ha già avuto modo di prendere in giro gli squilibrAtei dell’UAAR e le loro infantili iniziative (vedi Ultimissima 24/9/10). Aveva avuto parole di scherno anche per gli scientisti italiani: «confesso che quando sento parlare Odifreddi o Margherita Hack, mi viene immediatamente una crisi mistica e corro alla più vicina parrocchia». Ovviamente i militanti uaarini (circa 4000, meno delle Murciélago prodotte dalla Lamborghini), hanno fatto girare la voce e si sono dati appuntamento sul suo blog per ricoprirlo di insulti. E lui ringrazia e ironizza: «non posso che ringraziare di cuore tutti gli intervenuti, compresi i tantissimi (forse la maggioranza) che mi hanno ricoperto di contumelie. E poi dicono che la religione non interessa a nessuno, che viviamo in un’epoca di nichilismo e di aridità spirituale. Altro che. Il nome di Dio, per chi crede come per chi non crede, è ancora capace di scatenare grandi passioni. Devo dire, con un certo rammarico, che alcuni dei commenti più acuti sono venuti proprio da lettori credenti, mentre alcune delle castronerie più sesquipedali sono state scritte da sedicenti razionalisti, che pretendono di saper usare il cervello meglio degli altri».
Veder scannarsi fra di loro i fondamentalisti atei ricorda molto le liti fra il fondamentalismo protestante e quello musulmano. Nel nuovo articolo (preso anch’esso da Il Fatto Quotidiano), c’è l’occasione per ridicolizzare il leader dell’ateismo idiota, Richard Dawkins: «Dawkins definisce la religione una “malattia mentale” , un virus, un “vizio” di cui bisogna liberarsi, si considera investito della missione di aprire gli occhi a chi è stato “imbottito” di false credenze. Per conto mio, non è un laico razionalista, ma un integralista fanatico come quelli che dice di voler combattere. E quelli tra voi che paragonano i sacerdoti, di qualunque fede, a Wanna Marchi o agli aguzzini della Santa Inquisizione, sono accecati dal pregiudizio, avrebbero bisogno loro, forse, di un bravo strizzacervelli. La fede in Dio non è sempre un segno di stupidità o di ignoranza, così come l’ateismo non è di per sé sinonimo di intelligenza. La storia è piena di grandi geni credenti, da Pascal a Galileo e Newton, e di grandi imbecilli, o di grandi criminali atei, a cominciare da Stalin. E chi sostiene, come Dawkins, che tutte le guerre che insanguinano il mondo siano conflitti religiosi, non sa (o finge di non sapere) nulla di geopolitica».
La religione è un’ossessione per i razionalisti moderni: «I figli e nipoti dei sessantottini sono stati allevati in famiglie dove la religione era un argomento proibito o rimosso, proprio come il sesso nelle famiglie degli anni Cinquanta. C’è un bigottismo, un puritanesimo laico, che respinge la problematica religiosa come pura superstizione, come un’eredità medievale. Datemi retta, bisogna rompere il tabù».

NOI, IL MONDO, DIO.

Il problema dei problemi non è quello dell'esistenza di Dio: la ragione sa bene che se c'è il mondo, esiste il suo autore.
E' il rapporto personale con l'autore del mondo il problema vero: e qui possiamo vedere il punto in cui, nel mondo moderno, la ragione, l'intelligenza, tende a oscurarsi, a negare il vero; e a disperare.
Ma una riflessione anche breve sul nostro rapporto con le cose e con gli altri ci mostra con grande evidenza che il problema è, appunto, in noi: in un vivere ottuso e chiuso, in un dire parole spente e morte.
Dunque, parlando in generale, noi non abbiamo un rapporto vero con le cose - la natura - e con i viventi a noi simili, gli altri esseri umani (compresi noi stessi): non abbiamo un rapporto vero con il mondo di Dio.E come potremmo averlo con dio ?