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I Teatini a Napoli
I Teatini a Napoli
A Napoli, nel Sud Italia e in Sicilia i Teatini inpiantarono e svilupparono il maggiore apostolato del loro Istituto; solo nella città di Napoli operavano 253 Teatini, di cui 90 in S.Paolo Maggiore.
I napoletani risentirono molto dell’apostolato religioso e sociale dei figli di S.Gaetano. Le due Case maggiori, S.Paolo Maggiore e i SS.Apostoli, avevano il compito di favorire la Riforma e, oltre a migliorare la religiosità e la morale cristiana mediante i migliori chierici, per mezzo di questi e di generosi collaboratori laici operavano con spirito evangelico negli ambienti umani.
In S.Paolo Maggiore e nei locali annessi sorsero l’Oratorio del Divino Amore, che curava la formazione cristiana degli artigiani; la Congregazione della ‘Sciabica’, che organizzava missioni per recuperare ai voleri religiosi gli operai; l’Oratorio del SS.Crocifisso detto dei cavalieri perché in esso si riunivano i nobili allo scopo d’attendere a varie opere di benificenza.
Cittadini benestanti napoletani istituirono il Monte del SS. Sacramento per finanziare il culto del SS. Sacramento e la celebrazione delle ‘Quarant’ore’. Inoltre l’amministrazione del Monte sorteggiava, da un quartiere della città, dodici giovani povere alle quali donava la dote per maritarsi.
Nel 1539, sotto la direzione di Giovanni Marinoni e dei padri Aurelio Paparo, Leonardo di Palma e Gian Domenico Lega, fu fondato il “Monte di Pietà” per sottrarre i poveri di Napoli agli usurai. Oggi i Monti di Pietà sono conglobati nel Banco di Napoli.
Anche i teatini della Casa dei SS.Apostoli erano molto attivi: ospitavano la Confraternita di Maria SS. del Porto, frequentata dai medici che si impegnavano a curare gratuitamente ammalati poveri e la Confraternita di S. Ivo composta da giuristi e avvocati, questi ultimi aiutavano i carcerati nullatenenti pagando le spese processuali. Entrambi le comunità teatine crearono il “Monte della Misericordia”, per soccorrere i bisognosi, mediante le offerte.
Ancora sono da ricordare l’assistenza agli ammalati dell’Ospedale degli Incurabili e quello ai condannati a morte in collaborazione con i soci della Confraternita dei Bianchi.
La pastorale e la cultura e l’educazione della gioventù sono i servizi che i Teatini oggi offrono alla Chiesa e alla comunità civile in cui si rendono utili, impegnati a continuare la missione di S. Gaetano, fedeli alla propria vocazione che li vuole: radicati nelle virtù, attivi nel servizio ecclesiale, attenti a perpetuare nella Chiesa e per la Chiesa i benefici del loro carisma e del loro ministero di chierici consacrati al Regno di Dio.
I Teatini hanno dato tre santi: S. Gaetano, S. Andrea Avellino, S. Giuseppe Tomasi; due beati: Giovanni Marinoni, Paolo Burati d’Arezzo; e trecento fra Venerabili e Servi di Dio.
A Napoli, nel Sud Italia e in Sicilia i Teatini inpiantarono e svilupparono il maggiore apostolato del loro Istituto; solo nella città di Napoli operavano 253 Teatini, di cui 90 in S.Paolo Maggiore.
I napoletani risentirono molto dell’apostolato religioso e sociale dei figli di S.Gaetano. Le due Case maggiori, S.Paolo Maggiore e i SS.Apostoli, avevano il compito di favorire la Riforma e, oltre a migliorare la religiosità e la morale cristiana mediante i migliori chierici, per mezzo di questi e di generosi collaboratori laici operavano con spirito evangelico negli ambienti umani.
In S.Paolo Maggiore e nei locali annessi sorsero l’Oratorio del Divino Amore, che curava la formazione cristiana degli artigiani; la Congregazione della ‘Sciabica’, che organizzava missioni per recuperare ai voleri religiosi gli operai; l’Oratorio del SS.Crocifisso detto dei cavalieri perché in esso si riunivano i nobili allo scopo d’attendere a varie opere di benificenza.
Cittadini benestanti napoletani istituirono il Monte del SS. Sacramento per finanziare il culto del SS. Sacramento e la celebrazione delle ‘Quarant’ore’. Inoltre l’amministrazione del Monte sorteggiava, da un quartiere della città, dodici giovani povere alle quali donava la dote per maritarsi.
Nel 1539, sotto la direzione di Giovanni Marinoni e dei padri Aurelio Paparo, Leonardo di Palma e Gian Domenico Lega, fu fondato il “Monte di Pietà” per sottrarre i poveri di Napoli agli usurai. Oggi i Monti di Pietà sono conglobati nel Banco di Napoli.
Anche i teatini della Casa dei SS.Apostoli erano molto attivi: ospitavano la Confraternita di Maria SS. del Porto, frequentata dai medici che si impegnavano a curare gratuitamente ammalati poveri e la Confraternita di S. Ivo composta da giuristi e avvocati, questi ultimi aiutavano i carcerati nullatenenti pagando le spese processuali. Entrambi le comunità teatine crearono il “Monte della Misericordia”, per soccorrere i bisognosi, mediante le offerte.
Ancora sono da ricordare l’assistenza agli ammalati dell’Ospedale degli Incurabili e quello ai condannati a morte in collaborazione con i soci della Confraternita dei Bianchi.
La pastorale e la cultura e l’educazione della gioventù sono i servizi che i Teatini oggi offrono alla Chiesa e alla comunità civile in cui si rendono utili, impegnati a continuare la missione di S. Gaetano, fedeli alla propria vocazione che li vuole: radicati nelle virtù, attivi nel servizio ecclesiale, attenti a perpetuare nella Chiesa e per la Chiesa i benefici del loro carisma e del loro ministero di chierici consacrati al Regno di Dio.
I Teatini hanno dato tre santi: S. Gaetano, S. Andrea Avellino, S. Giuseppe Tomasi; due beati: Giovanni Marinoni, Paolo Burati d’Arezzo; e trecento fra Venerabili e Servi di Dio.
18.5.12
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
"Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione"
[Domenica, 20 maggio 2012]
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