14.8.10

Perché mi piace il dogma dell'assunzione di Maria

Volentieri rigiro la seguente breve lettera di Gianni. Noi Teatini, sull'esempio di san Gaetano, abbiamo sempre avuto per Maria un occhio di affetto e di ispirazione..., in quel  "fate quello che vidirà!" c'è tutta la sua grandenzza di discepola di gesù e e maestra delle generazioni future di cristiano!



"Mi permetto di dire un paio di cose sul dogma dell'Assunzione di Maria (...).
Lo faccio quindi, non tanto per spiegare meglio (...), ma perché a questo aspetto della dottrina cattolica io sono molto affezionato per due motivi.
Il primo è legato a una lettura tutta personale che ne faccio: vedo infatti nel dogma dell'assunzione di Maria una conferma forte di un'altro aspetto della tradizione cristiana (la resurrezione della carne) che è spesso messo in secondo piano.
L'idea che sia il nostro corpo a risorgere: questo corpo che noi vediamo come fonte di bisogno e che, troppo spesso, il cristianesimo ha svillaneggiato come la fonte della nostra dannazione, mi pare che vada sottolineata di più anche perché è il corpo l'oggetto primario della salvezza annunciata da Gesù e, secondo la dottrina cristiana, è il corpo ciò che di noi si salverà (quando recitiamo il Credo, diciamo: «Credo la resurrezione della carne»).
Vedete! Io sono un cristiano un po' paradossale e il dogma dell'assunzione di Maria mi permette di dire che si può tranquillamente essere cristiani e professare un sano materialismo in nome del quale non è possibile accettare discorsi come quelli che separano troppo nettamente ciò che è materiale (il corpo, con le sue realtà e gioie) da ciò che è spirituale (l'anima e l'intelletto, che vengono viste un po' come la parte 'nobile' di tutti noi).

Il secondo motivo è invece legato al percorso che Pio XII ha voluto fare per giungere alla definizione del dogma stesso. Percorso che emerge nella Costituzione Apostolica «Munificentissimus Deus» (in cui questo dogma viene proclamato) dove si parla della richiesta di un gran numero di fedeli (una sorta di petizione popolare) che ha portato a una rilettura attenta della storia della Chiesa e della storia della devozione a cui è seguita una consultazione molto vasta che ha coinvolto vescovi e teologi.
Dalla lettura di questo percorso si vede come ci sia stata comunque la preoccupazione di proclamare come verità di fede ciò che «tutti hanno sempre creduto in tutti i luoghi» per dirla con una frase di Ireneo di Lione. Una preoccupazione a cui le dichiarazioni più recenti del magistero pontificio, ispirate a un verticismo che mai si era visto nella storia della chiesa, ci hanno purtroppo disabituato.
Ecco perché sono molto legato al dogma dell'assunzione di Maria.
Ed ecco perché il 15 agosto è per me una solennità particolarmente importante.
Sarà l'occasione per chiedere alla Madonna un aiuto particolare per tutti quelli che vorrebbero vedere ancora nella Chiesa cattolica che l'ha così tanto onorata, qualcuno di quei segni della discrezione, della delicatezza e della sollecitudine che emergono nelle pagine del Vangelo che parlano di lei.
Un abbraccio".
Gianni


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